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In una notte di febbraio, all' interno della Basilica di San Pietro, viene ucciso un importante Cardinale tedesco.

Il giornalista Alessandro Balbi e il Giudice Gabriele Ansaloni, si trovano nelle cripte vaticane, punto di incontro segreto, in cui, da oltre vent' anni, discutono dei casi che stanno seguendo.

Sin dai primi momenti, si manifesta l' intenzione della curia nel non voler coinvolgere ufficialmente le forze di polizia italiane.

Le indagini vengono affidate a Balbi, affiancato dal capo della Gendarmeria Vaticana, con il quale aveva già avuto in passato, rapporti burrascosi.

La vittima, il cardinale Richter, era il responsabile dei Musei Vaticani e questo aspetto, pare essere il primo appiglio a cui aggrapparsi per una storia, che sembra fin da  subito complessa.

L' assassino, indossava una maschera raffigurante un ragazzo ucciso quindici anni prima, Roberto Berio.

La vicenda, ai tempi, aveva raggiunto un interesse a livello nazionale e il mancato ritrovamento del corpo, aveva mantenuto negli anni un alone di mistero.

Durante le prime ore dell' indagine, grazie all' imponente sistema di videosorveglianza, l' assassino con la maschera di Roberto Berio sembra essere individuato, ma è solo un illusione che rischia di compromettere anche la riservatezza dell' indagine.

L' uomo arrestato muore, e dai raffronti medico legali, nonché dalla comparazioni di alcuni dettagli presenti nelle registrazioni, si scopre che non si tratta dello stesso uomo che ha ucciso il Cardinale.

Ben presto Balbi e il capo Giannini, si rendono conto di ritrovarsi a inseguire costantemente tracce confuse e approcciate in ritardo.

I fascicoli risalenti all' epoca dei fatti e visionati da Balbi, sono scarni di informazioni e sembra fin troppo evidente che qualcuno abbia compromesso ogni dato in archivio.

Inizia così per Balbi, la piu' complessa indagine che si trova ad affrontare da quando collabora con il Giudice Ansaloni.